Francesco Pio Maimone ucciso a Napoli, ultime news

Una torta per Francesco Pio, la madre: “Mergellina oggi una vergogna, dove sono i gestori degli chalet?”

Iniziativa sul lungomare per ricordare Francesco Pio Maimone nel giorno del suo compleanno. Nel marzo 2023 fu ucciso da un colpo di pistola per sbaglio.
A cura di Luca Leva
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Una torta con il suo volto disegnato al centro ed una cinquantina di persone con striscioni e cartelli. Così i genitori di Francesco Pio Maimone, il giovane ucciso per sbaglio con un colpo di pistola mentre era all'esterno di uno degli chalet di Mergellina a Napoli, nel marzo 2023, hanno deciso di "festeggiare" il ventesimo compleanno del figlio.

"Mio figlio avrà diciotto anni per sempre – ha detto il padre di Francesco Pio, Antonio Maimone, rivolgendosi ai giornalisti – e siamo qua anche nella speranza che vedendo qui due genitori festeggiare un figlio che non c'è più tanti giovani decidano di lasciar perdere la strada della violenza".

Alla breve commemorazione hanno partecipato anche il Prefetto di Napoli, Nicola Di Bari, il deputato Francesco Emilio Borrelli, Don Maurizio Patriciello, e alcuni consiglieri e assessori comunali e regionali.

"Mergellina oggi è una vergogna" ha sentenziato la madre di Francesco Pio,  Concetta Napoletano, trattenendo a stento le lacrime.

"Qua a Mergellina mio figlio ha dato la vita. Perché qui con noi ci sono solo i gestori dello chalet all'esterno del quale è morto mio figlio?  Sono stati gli unici a venire, gli altri non ne hanno avuto il coraggio e non è giusto. Dove sono tutti gli altri gestori degli chalet? Per noi è tosta essere qui ma tutto quello che facciamo, anche con dolore, lo facciamo per Francesco Pio".

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All'iniziativa era presente anche Carlo, l'amico di Francesco Pio che era con il giovane la sera in cui è morto. Carlo ha testimoniato anche nel corso del processo in cui è imputato Francesco Pio Valda, il ventenne accusato dello sparo. L'amico di Maimone ha anche ricevuto delle minacce ma, come ha sottolineato, non ha mai avuto dubbi sul da farsi.

"Francesco mi ha insegnato la vera amicizia e gliela dovevo questa cosa", spiega Carlo. "Ho raccontato tutto perché sarei stato malissimo se non l'avessi fatto. L'ho fatto per noi. Oggi siamo qua a simulare un compleanno, io sto malissimo tutti i giorni pensando a quello che è successo, ma è nostro dovere ricordare il sorriso di Francesco perché era l'unica cosa che non gli mancava mai".

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